Conclusi a Riccione i Campionati Italiani


7 giugno 2023
Questa volta siamo proprio all’epilogo.
A Riccione si sono ormai conclusi, con l’ultimo tour de force, i Campionati Nazionali riservati alle categorie 4^, 5^ e 6^.
Solamente sei i nostri atleti che vi hanno preso parte, dopo le rinunce di Gabriele e Tommaso.
Martedì 30 maggio inizia Mattia impegnato nella gara di singolo 6^ categoria.
Il nostro è testa di serie numero 9 su di un lotto di 315 concorrenti.
Il girone è superato senza problemi, tre a zero al milanese Sangalli ed all’altoatesino Matzoll, poi concede un set all’umbro di Foligno Anconetani.
Il giorno successivo si gioca ad eliminazione diretta; i primi due di ogni girone sono inseriti in un tabellone da 256 che si giocano l’ambito titolo.
Al primo turno supera, in tre set, Fanchini, portacolori del Vallecamonica, poi è la volta del lombardo Preti, quindi, nei sedicesimi, di De Martino contro cui Mattia deve ricorrere alla bella (5/-6/-6/6/7).
Negli ottavi di finale trova l’amico Bergantin, portacolori del Piossasco, ottava testa di serie. Ancora tutto facile, in tre set (7/9/15) il nostro raggiunge i quarti.
E qui termina la bella avventura, contro il bresciano Aparo, prima testa di serie e futuro vincitore della gara, il bravo Mattia nulla può.
Giovedì primo giugno iniziano le gare di quinta categoria con i doppi che si svolgono ad eliminazione diretta.
Federica gioca con il torinese Tregambi il misto e con Antonietti, il femminile.
Nella prima gara i due hanno combinato niente di buono, subito fuori per mano dei fratelli toscani Victoria e Riccardo Grulliero.
Molto meglio nel doppio femminile. Con Erica, Fede ha un ottimo feeling, l’atleta ossolana è molto empatica, e, alla bravura tecnica, abbina una grande simpatia.
Al primo turno incontrano la coppia ben assortita composta dalla friulana Londero e la siciliana Caronna, tutto facile, in tre set superano l’ostacolo.
Poi è la volta delle portacolori del Raimondo d’Aronco di Gemona, Ermacora e Patti. Ancora una partita senza soverchi problemi (6/9/6).
Nei quarti le nostre incontrano le teste di serie numero due, le venete di Sarmeola, Cuel ed Houida.
Il livello tecnico delle avversarie è sicuramente maggiore, ma comunque non molto dissimile dal nostro. Ed infatti il match è aperto.
Nel primo set Erica e Fede procedono al meglio e si trovano avanti 10 a 8 e servizio. Però non riescono a chiudere il parziale, pessimo segnale.
Anche il secondo set è combattutissimo, le nostre, sempre sotto, riescono a riagguantare le avversarie sul dieci pari, ma sono ancora le venete che chiudono a favore il set.
Il terzo parziale, ancora lottato, vede sempre le nostre in leggero vantaggio, che lo chiudono a favore ancora una volta agli spareggi.
La pessima partenza nel set conclusivo compromette però ogni velleità di podio, Erica e Federica cedono di netto (10/11/-10/2).
Il 2 giugno si gioca il singolo di 5^ categoria.
Federica, testa di serie del proprio girone, si impone con discreta facilità. In tre set sia contro la fiorentina Bianchi che opposta alla comasca Bonato, cede un set solamente alla salentina Cordella, peraltro la meno quotata del raggruppamento.
Nel tabellone finale ancora una bella vittoria sull’atleta del Ciatt Firenze, Bindi che gioca con un puntino lungo e poi la scontata sconfitta ad opera della genovese Bertolini, per chiudere nelle prime sedici posizioni.
Domenica si disputa la gara di singolo femminile di 4^ categoria.
Lodovica supera il girone iniziale pur battuta da Marchio, atleta piemontese temporaneamente accasata, per motivi di studio, al Sarmeola. Le sono sufficienti le vittorie su Conti (Montemarciano) e su Butti (Villa Guardia).
Nel tabellone finale, subito opposta alla più quotata Porzio, atleta casertana del S. Nicola, Lodo disputa una bella partita, vince con sicurezza il primo set, ma non riesce ad arginare a dovere il veemente rientro dell’avversaria (-6/7/9/7).
Lunedì 5 giugno si giocano i doppi.
Nel misto Lodovica e David vincono la prima partita contro De Gregorio e Volpi e poi perdono da Farinelli e Falcone.
Sempre nel misto era presente anche Matteo che ha trovato, grazie all’interessamento di Vincenzo, una compagna di doppio umbra tesserata per l’Edera Amicis di S. Giustino, Maria Apicella.
Questa coppia estemporanea, al primo turno supera i più quotati Darfa e Marchio (9/-5/-10/9/8) e poi essere a loro volta battuti dagli undicenni toscani Campagna e Rossi.
Nel femminile Lodo ha giocato con la novarese Giulia Ramazzotti.
Prima partita vinta contro le frusinati Conte e Sustrico, poi subito fuori per mano delle teste di serie numero uno Buzzoni e Sartori (-8/5/6/8).
Una vittoria ed una sconfitta anche per Fabio e Matteo nella gara di doppio maschile con 115 coppie iscritte. Subito vincenti con Roveri e Baragetti (-7/8/9/-8/5) e poi battuti dai siciliani Dipietro e D’Amico (6/-10/7/-9/5).
David ha giocato con il portacolori del CRDC, Corrente. Al primo turno vittoria su Cesaretti e Zardi, al secondo altra vittoria contro Arnoldi e Garbati. Si fermano negli ottavi rimontati dagli atleti della vecchia guardia, Dossi e Rossinelli (-6/-5/8/5/8).
Martedì ultima gara in programma il singolare maschile di 4^ categoria con oltre 300 iscritti.
Non supera il primo ostacolo Matteo, battuto dai più quotati Falchi (5/6/-9/-7/3) e Orsingher (3/10/9), con la vittoria su Nita (5/-11/-7/7/9).
Molto bene Fabio, anche lui preceduto, sulla carta, da due atleti più quotati, che però riesce a sovvertire il pronostico e quindi accedere al tabellone finale.
Batte nella partita d’esordio il livornese Seraglini, poi il laziale di Velletri, Bonavita per poi venire a sua volta superato dal bergamasco Allieri (-10/4/14/4). Subito fuori nel tabellone sconfitto in tre set dal forte udinese Baroni.
David, testa di serie del proprio girone, rischia il patatrac. Vince facile in tre set con Lucchesi e Vella, ma perde malamente, dopo aver vinto il primo set, dall’udinese Rossi.
Fortunatamente, alla conclusione del girone, si viene a trovare in parità con altri due atleti e la classifica avulsa lo premia piazzandolo in prima posizione.
Nella fase ad eliminazione diretta, una prima partita vinta con irrisoria facilità contro Caserta (1/2/7) e poi il match lottatissimo e, ahilui, perso contro il milanese del Silver Lining, Ye Chenhai (4/-11/-12/7/10). Atleta, quest’ultimo che poi raggiungerà la finale lasciando per strada un solo set.


Due parole è doveroso riservarle anche agli arbitri, la cui mania di protagonismo (o eccesso di zelo) ancora una volta hanno stonato in un ambiente sereno dove la sportività ed il fair-play la facevano da padrone.
Lo hanno sperimentato sulla loro pelle le nostre ragazzine (sarà solamente un caso, oppure questo avviene in misura maggiore con le atlete femmine?) durante la gara di doppio.
Prima Federica nella gara di 5^ categoria. Ad un paio di “campo” chiamati inopinatamente si è aggiunto il cartellino giallo finale.
Verso il termine della partita, a scambio concluso, Erica e Fede si vedono esporre un cartellino giallo. Le due, con sguardo attonito ed interrogativo, si osservano perplesse domandandosi cosa mai avrebbero combinato per ricevere questa ammonizione.
Ad incontro terminato la giudice-arbitro spiegava a Calella, il quale aveva chiesto lumi sull’accaduto, che Federica aveva volontariamente toccato la pallina con un piede (sigh!). Però l’arbitro ci teneva a sottolineare che questa presunta infrazione è stata da lei rilevata solamente in quanto accaduta in un’area di gioco “televisiva” (doppio sigh!).
Per comprendere compiutamente l’accaduto abbiamo dovuto ricorrere alla ripresa video dove si è visto Fede che recupera da terra la pallina toccandola morbidamente con la suola della scarpa.
Ancora una volta hanno capito nulla.
Un fatto è calciarla violentemente con stizza, un fatto è allontanarla con dolo per prendere tempo, ma punire quel tocco di cristallina classe, utilizzato per far giungere dolcemente la pallina tra le mani, è pura insipienza.
Anche Lodovica e Giulia, nella partita giocata, ahiloro, su di un tavolo coperto dalla ripresa video, sono imbattute in un arbitro particolarmente zelante.
Questi ha messo nel mirino i servizi. Al termine dell’incontro sono stati almeno una decina i punti assegnati agli avversari per servizio irregolare.
Ai soliti “campo” chiamati con estrema leggerezza, si sono aggiunti quelli sulla, a suo avviso, non corretta dinamica di esecuzione.
E tutto questo per ben figurare agli occhi del commissario, defilato in tribuna, preposto alla loro valutazione.
Rob de mat.


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